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Nato a Parigi, Laurent Tabet è cresciuto in Francia, Svizzera e Nigeria.

Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia e Lingue Moderne (Académie de Paris), si iscrive a una licenza di Cinema, Documentary Image Analysis (Paris 7) che non convaliderà mai : prosegue con uno stage estivo in una società di produzione in cui imparerà "sul lavoro" per più di due anni, esplorando scouting, gestione, decorazione cinematografica e regia. Partì quindi per vivere a New York, un anno durante il quale si dedicò alla fotografia.

Al suo ritorno, diventerà scout e assistente alla regia per diversi anni nella pubblicità e poi nei lungometraggi.

Forte della sua esperienza logistica, ha lasciato momentaneamente i set cinematografici e ha deciso di dedicare del tempo alla ONG Médecins du Monde : dopo diverse settimane all'interno della missione SDF a Parigi, avrebbe seguito lo stage di Atlas Logistics & Security prima di unirsi alla missione post-emergenza di Médecins du Monde nella regione settentrionale (Ghana) per dieci mesi consecutivi come amministratore-logistico.

Alla nascita del primo dei suoi due figli, pubblica la sua prima produzione, Ultimatom, autoprodotta e trasmessa su Planète & Multithématiques in sette paesi europei e su PBS negli USA in diverse occasioni tra 1999 e 2004. Questa rassegna documentaria rimane da fare oggi il riferimento sull'argomento.

Da allora ha realizzato un Making of per Gaumont, due cortometraggi e alcune registrazioni e montaggi (FCP). Estratti su Dailymotion.

Membro del gruppo fondatore di Atelier en Commun (Parigi 12), ha sviluppato il polo multimediale e la comunicazione digitale dello stabilimento. Parallelamente, ha co-fondato e programmato le prime due edizioni del Festival Effet de CER, Cinema, Ecology & Resistances, manifestazione dedicata all'ecologia urbana e politica.

 

Ha inoltre coordinato per due anni il servizio di Orientamento al Coaching per la rivista L'Etudiant.

Film fixer per i programmi di arte e cultura della BBC negli ultimi vent'anni, ha partecipato, principalmente come direttore di produzione, alla realizzazione di decine di documentari del canale.

Da ora in poi si dedica alla scrittura e allo sviluppo di progetti audiovisivi.

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